Esistono dei software che controllano il mouse del lavoratore

A fianco dell’ondata di dimissioni – battezzata come “The Great Resignation” – e lo spostamento dalle grandi città dovuto soprattutto alla diffusione del lavoro da remoto, è però nato anche un nuovo termine per la gestione dei lavoratori che non sono in ufficio: il cosiddetto “bossware“.

Si tratta di spyware installati dal datore di lavoro sui computer aziendali, che servono a controllare la tastiera o il mouse per assicurarsi che lavorino in ogni momento.

Quando non rilevano movimenti, anche le app di messaggistica istantanea usate per lavoro impostano lo status su “non disponibile” se la persona è inattiva per un breve periodo.

La Electronic Frontier Foundation (una Ong per la tutela dei diritti digitali) ha dichiarato “non etici” i bossware e il Center for Democracy and Technology li ha definiti dannosi per la salute dei lavoratori.

Tuttavia, la sorveglianza aziendale è un problema da molto prima della pandemia: già dal 2017 ci sono dei lavoratori che si sono ingegnati per ingannare il proprio datore di lavoro poiché venivano magari contattati come si allontanavano per pochi istanti dalla scrivania.

Questi inganni sono possibili con i mouse jiggler, gli unici che possano battere i software di sorveglianza.

Le ricerche per “mouse mover” o “mouse jiggler” (termine equivalente) sono schizzate alle stelle a marzo 2020, e sono rimaste alte nel resto dell’anno e nel 2021.

Ma oltre a non essere etici, i bossware sono legali?

È ovviamente un software che mette a rischio la privacy del lavoratore e della lavoratrice, che non dovrebbero essere soggetti a sorveglianza non consensuale, ma questi applicativi vengono spesso utilizzati con la scusante di facilitare l’intervento da parte dell’ufficio tecnico in caso di problemi e/o guasti.

I bossware, infine, non sono del tutto legali in Europa perché violano la privacy del lavoratore e della lavoratrice, soprattutto quando si parla di smartworking, possono essere utilizzati solo in caso di indagine penale o previa autorizzazione da parte del lavoratore o della lavoratrice.

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