Successivamente al Digital Services Act – il regolamento europeo sui servizi digitali – il 24 Settembre 2023 è stato approvato il DGA – Data Governance Act. Questo nuovo regolamento agevola la trasmissione dei dati e delle informazioni all’interno dell’Unione Europea, facilitando maggiormente i cittadini e le organizzazioni aziendali.
Che cos’è
Il Data Governance Act è un regolamento europeo inerente alla governance dei dati dell’Unione Europea. In particolare, riguarda tutti quei dati che potrebbero essere protetti dalla legislazione in materia di protezione dei dati, a partire da quelli relativi alla proprietà intellettuale fino alle informazioni riguardanti dati commerciali sensibili.
Il DGA è stato approvato per permettere la creazione di uno spazio digitale europeo, favorendo la condivisione dei dati da parte delle aziende pubbliche e/o private.
Che cosa prevede
Il DGA – che si occupa di trattare sia i dati personali che non – prevede:
- Norme legate alla fornitura di servizi di intermediazione dei dati.
Con quest’ultimo termine, si intende tutti quei servizi che permettono l’instaurazione di rapporti commerciali per la condivisione dei dati tra interessati e/o titolari dei dati con gli utenti dei dati.
Questi servizi sono soggetti a notifica obbligatoria (art.11) e vigilanza (art.14). Il Regolamento prevede anche la creazione di un registro pubblico di tutti i servizi di intermediazione dei dati, il quale è costantemente aggiornato dalla Commissione.
In aggiunta, per agevolare maggiormente la diffusione dei dati, sono stati adottati i principi di neutralità e trasparenza dei fornitori del servizio di condivisione dei dati. Invece, il controllo dei propri dati è lasciato alle persone e alle imprese.
In generale, al fine di poter istituire dei servizi di intermediazione dei dati affidabili è necessario un contesto legislativo altamente armonizzato.
- Condizioni per il riutilizzo delle informazioni all’interno dell’Unione Europea.
I soggetti terzi potranno utilizzare i dati degli enti pubblici per finalità diverse rispetto all’obiettivo iniziale per il quale questi dati sono stati creati;
- Una descrizione circa la rilevazione delle organizzazioni aziendali che si occupano di dati resi disponibili e accessibili a fini altruistici.
Tra queste finalità, si hanno quelle legate al progresso della mobilità, la lotta per contrastare cambiamento climatico e l’assistenza sanitaria.
- L’istituzione di un comitato europeo relativo all’innovazione in materia di dati.
Misure per il raggiungimento degli obiettivi
Affinché lo scambio dei dati possa avvenire in maniera corretta, nel DGA sono state introdotte indicazioni precise circa:
- Le misure di sicurezza:
Sono state inserite specifiche misure di sicurezza in quanto vengono trattati sia personali che sensibili. Conseguentemente, gli enti pubblici potranno riutilizzare specifiche categorie di informazioni, di cui già dispongono per molteplici finalità di trattamento (fra cui, i dati tutelati dalle leggi sulla protezione dei dati personali);
- La condivisione dei dati:
I dati utilizzati possono essere considerati disponibili e fruibili. Tuttavia, è severamente vietato concedere diritti esclusivi o che “hanno per oggetto o per effetto di concedere tali diritti esclusivi o di limitare la disponibilità di dati per il riutilizzo da parte di entità diverse dalle parti di tali accordi o altre pratiche”.
- Procedura di notifica per i servizi di intermediazione dei dati:
Ogni stato membro dovrà indicare una o più autorità competenti per elaborare le mansioni inerenti alla procedura di notifica per i servizi di intermediazione dei dati. Le figure individuate dovranno, successivamente, controllare la conformità dei fornitori dei servizi di intermediazione dei dati rispetto ai requisiti stabiliti dal Data Governance Act.
Obiettivi sperati
Attraverso il Data Governance Act, l’Unione europea auspica nell’ottenere il massimo rendimento dei dati, attraverso l’aumento della loro disponibilità e la successiva condivisione. La Commissione europea presagisce un’ottimale gestione dei dati permetterà, da un lato, l’implementazione di prodotti e servizi innovativi. Di conseguenza, molti settori specifici (tra cui la finanza, industria, ambiente, energia, agricoltura e sanità) agiranno in maniera più efficiente e sostenibile.
Dall’altro lato, invece, sono previste anche ulteriori migliorie per quanto riguarda il settore pubblico, tra cui politiche, una governance più trasparente, servizi pubblici più efficienti e politiche più vantaggiose.