Telemarketing aggressivo: Il Garante privacy multa una società per 70 mila euro

Dopo aver promosso il proprio brand attraverso delle tecniche di telemarketing aggressivo, Il Garante Privacy ha inflitto una multa di oltre 70.000 € verso una società produttrice di caffè che ha violato la privacy dei cittadini attraverso telefonate indesiderate e insistenti, un fenomeno tipico del telemarketing aggressivo.

 

La vicenda

A seguito di numerose segnalazioni e reclami da parte di utenti che hanno ricevuto chiamate indesiderate, rivolte soprattutto ad utenti iscritti nel Registro pubblico delle opposizioni, il garante ha verificato la condotta illecita della società che effettuava attività di telemarketing senza consenso specifico.

In seguito alla richiesta di spiegazioni da parte del Garante, la società ha affermato che i dati degli utenti venivano reperiti con diverse modalità, tra cui la compilazione del form all’interno del proprio sito web, le liste di contatti raccolti da società terze e il passaparola dei clienti.

 

Violazioni

A seguito dell’indagine condotta dal Garante, è emersa la violazione di diversi aspetti legati alla privacy, tra cui:

  • utilizzo scorretto dei dati personali degli utenti per finalità marketing senza richiesta di consenso;
  • mancata fornitura di un’opportuna informativa;
  • mancanza di controlli circa la registrazione dei numeri di telefono nel Registro pubblico delle opposizioni;
  • assenza di verifiche circa il processo di acquisizione dei dati delle società terze.

A fronte delle violazioni riscontrate, l’Autorità multato l’azienda per oltre 70.000,00 € a causa del trattamento illecito dei dati personali.

Inoltre, la società è tenuta a cancellare i dati acquisiti in maniera illecita e ad impiegare misure tecniche e organizzative affinché il trattamento dei dati personali degli utenti rispetti le normative sulla privacy durante l’intero processo.

 

Il fenomeno del telemarketing

Il caso sopracitato è solo uno dei molteplici esempi di telemarketing aggressivo e, nonostante le misure e restrizioni da parte del Garante, questo fenomeno spesso non tiene conto delle normative vigenti.

I cittadini possono evitare il fenomeno del telemarketing adottando alcuni comportamenti, tra cui:

  • Iscrizione al RPO – Registro Pubblico delle Opposizioni- specificando il numero a cui si desidera interrompere le comunicazioni riguardo alle proposte commerciali. L’iscrizione al Registro, però, non cancella i “consensi” precedentemente rilasciati;
  • Invio di una raccomandata a.r. all’organizzazione che effettua attività pubblicitarie, reclamando il proprio diritto di revoca del consenso.

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