Telemarketing, approvata la legge contro il telemarketing “aggressivo”

È stata approvata all’unanimità dalla commissione Trasporti del Senato la legge contro il telemarketing aggressivo.

Il provvedimento prevede che vengano rese riconoscibili agli utenti le chiamate che arrivano dai call center. Per fare ciò, sarà previsto un doppio prefisso obbligatorio che contraddistinguerà le chiamate commerciali dalle chiamate di indagine statistica.

Inoltre, sarà resa possibile la richiamata: fino ad oggi non era possibile da parte dell’utente richiamare una eventuale chiamata persa da parte di un call center: il costo della chiamata sarà addebitato all’utente.

Il Registro delle Opposizioni

D’ora in poi sarà possibile iscrivere i numeri di telefonia mobile al Registro delle Opposizioni, procedura fino ad ora consentita solo per i numeri fissi.
L’utente potrà inoltre richiedere la revoca di tutti i consensi dati in precedenza.
Questo nuovo punto ha creato malcontento generale negli operatori call center che lamentano una “distruzione del mercato” e l’elevata difficoltà nel raccogliere nuovamente i consensi.

Il registro degli operatori

Il provvedimento contro il telemarketing introduce l’obbligo di iscriversi al Registro degli operatori della comunicazione (obbligo esteso anche per i call center interni alle aziende) e di dichiarare a inizio telefonata il luogo in cui si trova l’operatore.

Vieta poi l’utilizzo di compositori automatici per la ricerca dei numeri non inseriti negli elenchi pubblici e la cessione di elenchi telefonici a terzi. La violazione dei divieti introdotti prevede sanzioni, fino alla sospensione e alla revoca della licenza per gli operatori.

Cosa ne pensa il Garante per la Privacy?

Secondo il Garante della Privacy, Antonello Soro, la legge “rappresenta un miglioramento di rilievo nella disciplina del telemarketing, rispetto alla quale il Garante ha più volte segnalato l’esigenza di riforma”. Il Garante specifica che “l’effettività di queste garanzie dipenderà però, in buona misura, dalla promozione, nei cittadini, della consapevolezza di potersi avvalere di tale strumento e dall’efficienza nella gestione del Registro”.

A favore di questa legge era stata attivata dal quotidiano Il Tirreno anche una petizione sulla piattaforma Change.org, che aveva raccolto decine di migliaia di firme.

 

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