AI Act: approvata ufficialmente la prima legge al mondo sull’intelligenza artificiale

AI act

Qualche ora fa (nel pomeriggio del 13/03/2024) è stata approvata ufficialmente la prima legge complessiva sull’intelligenza artificiale. Con una scadenza iniziale di sei mesi per l’adeguamento, le aziende del settore hanno un periodo limitato per conformarsi alle nuove disposizioni. Entro due anni tutte le norme saranno pienamente operative.

 

Novità

L’AI Act ha introdotto un quadro normativo che classifica i sistemi di intelligenza artificiale in base a quattro categorie di rischio: minimo, limitato, alto e inaccettabile.

Questo approccio mira a stabilire regole chiare e responsabilità per coloro che sviluppano o utilizzano tali sistemi, con restrizioni più severe per quelli considerati ad alto rischio o inaccettabili. In particolare, i sistemi considerati ad alto rischio o inaccettabili saranno soggetti a maggiori limitazioni e responsabilità, fino alla proibizione dei modelli considerati troppo pericolosi per essere autorizzati.

Tra gli impieghi vietati dall’AI Act ci sono pratiche eticamente discutibili come l’uso di tecnologie subliminali per manipolare i comportamenti delle persone, la categorizzazione biometrica basata su dati sensibili, la raccolta indiscriminata di foto di volti da Internet, il riconoscimento delle emozioni sul posto di lavoro o a scuola, i sistemi di punteggio sociale o “social scoring” e la polizia predittiva, che utilizza dati sensibili per predire la probabilità che una persona commetta un reato.

 

Soggetti interessati

Il regolamento dell’AI Act impone responsabilità sia ai fornitori che agli utilizzatori dei sistemi basati sull’intelligenza artificiale: entrambi dovranno garantire che i prodotti abbiano superato la procedura di valutazione e conformità prevista. Inoltre, è necessario che tali sistemi posseggano un marchio di conformità europeo e che siano accompagnati dalla documentazione e dalle istruzioni necessarie.

Il regolamento mira a garantire che tutti i sistemi basati sull’intelligenza artificiale commercializzati nell’Unione Europea rispettino determinati standard di sicurezza, trasparenza e responsabilità.

 

Tempistiche e obiettivi

Il percorso di attuazione dell’AI Act avverrà in diverse fasi. Nei prossimi sei mesi entreranno in vigore i divieti, obbligando sia soggetti pubblici che privati a valutare rapidamente i rischi associati ai sistemi che utilizzano.

Entro un anno saranno introdotte le norme relative ai modelli fondativi, come le intelligenze artificiali generative, che dovranno rispettare elevati standard di trasparenza, sicurezza informatica e condivisione della documentazione tecnica.

Infine, entro due anni dall’entrata in vigore delle prime disposizioni, l’AI Act sarà completamente operativo, con l’attivazione delle sanzioni per coloro che non lo rispettano.

Con questa legge, l’Unione Europea si pone all’avanguardia nella promozione di standard etici e normativi nell’ambito dell’intelligenza artificiale, offrendo un modello che potrebbe essere seguito a livello globale. Ciò potrebbe portare a una maggiore fiducia pubblica nell’adozione di tecnologie AI e a un’innovazione più sostenibile nel lungo termine.

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