PNRR – Il bando per la trasformazione digitale è propagato fino al 10/02

L’era del digitale sta via via trasformando le modalità del lavoro quotidiano.

Anche la Pubblica Amministrazione, come molti settori è stata attraversata dall’onda delle nuove tecnologie.

Il bando 1,2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza focalizzato sulla digitalizzazione delle PA, ha lo scopo di incentivare la migrazione delle basi dati e dei servizi dei Comuni al mondo del cloud.

L’obiettivo è quello di sostituire software e infrastrutture digitali installate localmente sui dispositivi in uso alle Amministrazioni locali, favorendo invece le risorse informatiche accessibili tramite Internet.

Come candidarsi al bando?

La candidatura si effettua tramite SPID o CIE e va inoltrata al proprio Comune sulla piattaforma PA digitale 2026: https://padigitale2026.gov.it.

Per partecipare al bando è necessario che i Comuni interessati predispongano un piano di migrazione, che deve comprendere un certo numero di servizi, in base al numero di abitanti del Comune, e indicare la modalità con cui si intende effettuare la migrazione.

Sono infatti due le possibilità: trasferire la propria infrastruttura informatica già esistente sul cloud, oppure aggiornare in sicurezza gli applicativi, ad esempio sostituendo i propri software con soluzioni native in cloud, come quelle erogate in SaaS.

Gli Enti locali sono chiamati a presentare la propria candidatura entro e non oltre il 10 febbraio 2023 alle ore 23:59.

Le candidature presentate dalle PA sono sottoposte, sulla base dell’ordine cronologico di presentazione, a un controllo di ricevibilità e ammissibilità.

Una volta convalidata la richiesta, la piattaforma comunica alla PA l’ammissibilità del finanziamento; a questo punto, la PA deve inserire il codice CUP (Codice Unico di Progetto) dove richiesto, fondamentale per confermare l’accettazione del procedimento. Alla scadenza del termine previsto per la chiusura dell’Avviso, il Dipartimento per la trasformazione digitale provvederà a finanziare le istanze pervenute secondo le modalità di cui all’art.10.

Possono essere oggetto di migrazione al cloud i soli servizi che sono stati precedentemente classificati secondo quanto previsto dal Regolamento AGID approvato con Determinazione AGID n. 628/2021.

Fra i servizi oggetto del passaggio sono comprese le soluzioni software in cloud per la gestione di diversi adempimenti fra cui privacy, responsabilità amministrativa, antiriciclaggio e diversi altri ambiti di compliance.

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