Google sempre più attenta alla privacy: ora ci dirà cosa fanno le app con i nostri dati

La partita degli anni 20 del nuovo secolo si gioca tutta sulla tutela della privacy e dei dati sensibili degli utenti.

Da Apple a Google, i colossi sembrano essere sempre più sensibili al tema ed oggi, proprio il colosso di Mountain View sembra aver compiuto l’ennesimo passo in avanti in tal senso.

 

Con una Apple sempre più attenta – come mai prima d’ora – alla privacy e alla tutela dei dati sensibili, Google, a sua volta, non può sottrarsi dall’esserlo.

 

Ebbene, il colosso di Mountain View sembrerebbe essere intenzionato a percorrere la strada della tutela dei dati sensibili e della privacy degli utenti. Cosa fanno le app con i nostri dati? Quali raccolgono? Dove finiscono?

 

Insomma, domande alle quali, almeno ad oggi, è difficile dare una risposta precisa. O almeno, non per tutte le applicazioni presenti sullo Store di Google.

Ed è proprio dall’App Store di Big G che giunge la novità “Sicurezza dei dati“. Una nuova sezione, presente sullo store delle applicazioni compatibili con Android, dove sarà possibile verificare precisamente come vengono immagazzinati i nostri dati – laddove vengano raccolti.

 

Precisamente verranno riportate le misure di sicurezza adottate per proteggere i dati degli utenti, nonché tutte le informazioni che l’app raccoglie e quali condivide (come ad esempio dati inerenti la nostra geolocalizzazione).

 

Ciò che cambia rispetto al passato è la piena consapevolezza di come vengono raccolti, condivisi e immagazzinati i nostri dati ancor prima di scaricare una determinata app.

 

Informazioni che potrebbero, in altre parole, farci desistere dal pigiare sul tasto download o meno. Si tratta di una sezione che, già ora, in questo preciso istante, inizia a farsi timidamente vedere su Play Store.

 

Tuttavia saranno necessari diversi giorni, fino al 20 luglio 2022, per far sì che tutti gli sviluppatori si allineino alle nuove disposizioni di Google.

 

Nello specifico gli sviluppatori dovranno indicare quanto segue:

  • se stanno raccogliendo dati e per quale scopo;
  • se stanno condividendo dati con terze parti;
  • se la raccolta di dati è obbligatoria o facoltativa;
  • le pratiche di sicurezza dell’app (ad esempio la crittografia dei dati trasferiti) e se gli utenti possono chiedere la cancellazione dei propri dati;
  • se un’app idonea rispetta le norme relative alle app per bambini e famiglie adottate da Google;
  • se lo norme di sicurezza adottate sono conformi ad uno standard di sicurezza globale (nello specifico il MASVS).

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